“Il nucleare per una vita migliore” è il filo conduttore di Atomexpo 2019, il principale forum internazionale sull’industria nucleare, al quale prenderà parte attiva anche Roberto La Forgia, CEO di BeForPharma.
Due giorni di congressi ed esposizioni, quelli in programma a Sochi (Russia), il 15 e il 16 aprile, riservati alle principali aziende del nucleare mondiale, ad agenzie governative, ad organizzazioni internazionali e ai maggiori esperti del settore.
Tra lo sviluppo sostenibile delle città, le soluzioni digitali e i tanti altri spunti di discussione, a “rendere la vita migliore” è anche la medicina nucleare, alla quale è stata dedicata la tavola rotonda “La medicina nucleare: tendenze, innovazione e best practices”, moderata dal dott. Roberto La Forgia, unico ricercatore straniero nella divisione healthcare della multinazionale russa Rosatom.
Nella giornata di oggi, durante il consesso scientifico internazionale condotto dallo scienziato pugliese, oltre a fare il punto sullo status quo, sono state proposte soluzioni operative per tracciare un percorso di cooperazione per la ricerca futura in ambito di terapia radiometabolica e dell’imaging molecolare.
La medicina nucleare nel suo insieme è infatti una delle branche del settore sanitario in maggiore sviluppo, con le nuove metodologie sia di diagnosi che di trattamento che stanno portando risultati tangibili nella lotta contro il cancro. Ma un impegno globale richiede uno sforzo di coordinamento sul quale si sta spendendo anche l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA), invocando il coinvolgimento e un maggior impegno anche da parte dei Paesi con una tradizione nel settore nucleare più recente, rispetto ai “veterani” russi e statunitensi.
Le sfide della medicina nucleare moderna sono state affrontate nella tavola rotonda moderata dal dott. La Forgia da diversi punti di vista. Hanno partecipato al dibattito:
– Alexander Shibanov (General Director, Rusatom Healthcare, Russia);
– Emerson Soares Bernardes (PhD researcher, CNEN-IPEN, Brasile);
– Galina Kodina (Head of the Department of radiation technologies for medical purposes, Ph. D., associate Professor, Burnasyan A.I. Federal Medical Biophysical Centre of Federal Medical Biological Agency, Russia);
– Aidyn Küçük (Executive director, Eczacıbaşı-Monrol, Turchia);
– Waldemar Kolodziej (Vice-President Eastern Region, Elekta, Russia);
– Natalia Veselkova (PhD, Medical advisor, GE Healthcare, Russia).
Un approccio multidisciplinare e multiculturale, visto che alla forte esperienza russa si è affiancato lo sguardo di Paesi come il Brasile, la Turchia e l’Italia.
(a cura di Mario Maffei – Comunicazione Sanitaria)