Il lungo e antico legame tra la Russia e la Puglia non ha solo radici storico-religiose e culturali.
Con il meeting “Oncology of third millennium managed by innovation and precision” che si terrà il 13 novembre a Bari presso la sala De Jesu del palazzo della Presidenza della Regione in Lungomare Nazario Sauro 33, si fortifica anche la collaborazione scientifica tra questi due territori così lontani e, per tanti versi, così vicini.
Il meeting segue l’incontro istituzionale avvenuto a Mosca ad aprile del 2019, durante il quale la Regione Puglia e l’Agenzia AReSS Puglia hanno promosso e sostenuto la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra JSC V/O Isotope (Rosatom), l’Università di Sechenov e la Rete Oncologica Pugliese. E l’appuntamento di altissimo livello scientifico del 13/11 non fa che rilanciare ulteriormente questa stretta cooperazione in tutti i campi della medicina nucleare e della ricerca; in poche parole, per quelle che sono le nuove frontiere della medicina oncologica del terzo millennio. Tra gli autorevoli relatori che affronteranno una fitta e proficua condivisione di idee, anche il dott. Roberto La Forgia. Lo scienziato molfettese si troverà nella curiosa situazione di partecipare al meeting come uno dei delegati in quota “russa”, pur trovandosi in terra di Puglia. E la nostra regione, che da anni registra un incremento delle patologie tumorali, di questo tipo di ricerca ha un urgente bisogno.
Nel meeting tecnico-scientifico della mattinata di mercoledì 13 e nelle visite pomeridiane della stessa giornata presso gli ospedali Policlinico e Miulli, i migliori professionisti russi e pugliesi potranno confrontarsi sull’adozione dei protocolli più efficaci e sulle migliori modalità di scambio di conoscenze e cooperazione.
L’intento di questo appuntamento è infatti quello di supportare e promuovere scambi tra professori, ricercatori universitari e studenti, nell’ottica di realizzare progetti congiunti di ricerca scientifica nel settore medico nucleare, della ricerca oncologica e della gestione ospedaliera.
Il protocollo prevede anche di avviare un dialogo fattivo su tutto ciò che riguarda il supporto all’imprenditoria del comparto della medicina nucleare, tema di particolare interesse per la nostra start-up BeForPharma. Non solo ricerca scientifica dunque, ma anche lavoro sul campo e cura degli aspetti manageriali finalizzati all’ottimale applicazione delle nuove scoperte scientifiche.
Un altro aspetto cruciale riguarda la formazione del personale medico a favore del quale saranno promosse azioni di scambio e condivisione delle competenze, con particolare attenzione agli studi clinici o preclinici e ai relativi requisiti normativi in medicina nucleare e oncologia.
(a cura di Mario Maffei – Comunicazione Sanitaria)